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Come effettuare un backup con Time Machine

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Time Machine è una delle utility più “preziose” incluse in macOS. Si tratta dell'applicazione che permette di salvare tutti i dati presenti sul computer (comprese le applicazioni e le impostazioni) su un hard disk esterno. Questi backup possono poi essere utilizzati per recuperare dati cancellati per sbaglio, ripristinare vecchie versioni di file e/o cartelle modificate o ripristinare l'intero sistema allo stato in cui era durante l'ultimo backup effettuato.

Se hai un Mac, devi assolutamente avvalertene per mantenere al sicuro tutti i tuoi dati ed è per questo che oggi ho deciso di occuparmene realizzando una guida su come effettuare un backup con Time Machine. Tutto quello di cui hai bisogno per cominciare è un hard disk esterno di capacità almeno pari a quella del disco incluso nel tuo Mac (sarebbe meglio il doppio, in modo da poter custodire più backup, ma sta a te scegliere) e qualche minuto libero da dedicare alla lettura di questo mio tutorial.

Se sei pronto, direi di mettere da parte le chiacchiere e di passare subito all'azione: leggi con attenzione le indicazioni che sto per darti, cerca di metterle in pratica e vedrai che creare una copia di sicurezza dei dati del tuo Mac non sarà così difficile o noioso come immaginavi. Anzi, realizzare un backup con Time Machine è una delle operazioni più semplici che puoi effettuare su un computer di casa Apple, quindi al bando le ciance e passiamo subito all'azione!

Indice

Operazioni preliminari

Prima di entrare nel vivo del tutorial, andandoti a spiegare come effettuare un backup con Time Machine, ci sono alcune operazioni preliminari che devi compiere per fare in modo che tutto fili per il giusto verso. Per saperne di più, continua a leggere.

Collegamento dell'hard disk

Come effettuare un backup con Time Machine

Il primo fondamentale passo che devi compiere per effettuare un backup con Time Machine è quello di collegare a una porta USB standard (tipo A), USB-C (Thunderbolt) o FireWire del computer l'hard disk esterno (può essere un classico disco meccanico o un più moderno SSD), che desideri utilizzare per conservare i tuoi dati.

L'hard disk, come anticipato in apertura, deve avere una capacità molto elevata, almeno pari a quella del disco incluso nel Mac, ma più spazio c'è e meglio ti troverai. Se non hai ancora un hard disk da usare per Time Machine, acquistane uno seguendo i consigli che trovi nella mia [guida all'acquisto dedicata agli hard disk esterni e quella sugli SSD esterni.

Formattazione dell'hard disk

Utility Disco macOS

Se il disco che hai collegato al Mac è già formattato con un file system in grado di ospitare i dati di Time Machine, ovvero APFS (che è più veloce e moderno), ma anche Mac OS esteso (journaled) (che è più datato, ma funzionante su qualsiasi Mac, anche quelli di vecchio corso, in quanto retrocompatibile), dopo averlo connesso al computer macOS ti chiederà cosa vuoi fare con esso: in tal caso, fai direttamente riferimento nel capitolo successivo di questo tutorial. Altrimenti devi formattarlo usando il file system giusto.

Per formattare l'hard disk esterno nel formato supportato da Time Machine, puoi usare Utility Disco, lo strumento incluso in macOS per la gestione dei supporti di memorizzazione interni ed esterni al Mac. Avvia, dunque, l'applicazione, cliccando sull'icona del Launchpad (quella con i quadrati colorati) che trovi sulla barra Dock, dopodiché accedi alla cartella Altro e fai clic sull'icona di Utility Disco (quella con l'hard disk e lo stetoscopio).

Ora che visualizzi la finestra di Utility Disco sulla scrivania, seleziona dal menu laterale di sinistra l'icona del disco da formattare. Se non riesci a visualizzare il menu, clicca prima sul tasto Vista in alto a sinistra e scegli l'opzione Mostra barra laterale dal menu che compare. Sempre dal medesimo menu, puoi selezionare l'opzione Mostra solo volumi o quella Mostra tutti i dispositivi, in base alle tue esigenze.

Dopo aver eseguito i passaggi di cui sopra, clicca sul bottone Inizializza che si trova in alto, seleziona la voce AFPS dal menu a tendina Formato, digita Time Machine nel campo Nome (non è obbligatorio, ma te lo consiglio al fine di identificare più facilmente l'unità) e clicca sul pulsante Inizializza per avviare la formattazione dell'hard disk.

L'operazione dovrebbe durare solo pochi secondi. Al suo completamento, clicca sul pulsante Fine e chiudi Utility Disco.

Configurazione di un disco in rete

Come effettuare un backup con Time Machine

Una volta formattato il disco, qualora l'operazione si sia resa necessaria, se intendi mantenere il supporto fisicamente collegato al Mac puoi passare direttamente alla lettura del capitolo successivo di questo tutorial, mentre se desideri sfruttarlo in rete, connettendolo a un router e liberando, dunque, una porta del computer devi configurarlo come segue.

A prescindere dalla marca del router in tuo possesso, dopo aver scollegato il tuo disco dal Mac e dopo averlo collegato ad esso, tramite cavo USB o Ethernet, come spiegato in dettaglio nel mio tutorial su come accedere all'hard disk collegato al router, per rendere l'unità utilizzabile da Time Machine devi aprire il Finder, facendo clic sulla relativa icona (quella con il volto sorridente) che trovi sulla barra Dock, e devi controllare che quest'ultimo sia disponibile tra i dischi elencati nella barra laterale di sinistra. Come facilmente intuibile, il Mac deve a sua volta essere connesso alla rete del router al quale è stato collegato il disco da usare per Time Machine.

Se il disco di backup è su una rete, il server della rete deve usare la condivisione file Apple File Protocol (AFP) o Server Message Block (SMB).

Inoltre, ti segnalo che se possiedi un NAS, come quelli che ti ho consigliato nella mia guida all'acquisto dedicata a tale tipologia di prodotto, puoi anche valutare di usare quest'ultimo per l'effettuazione dei backup su Time Machine. Per maggiori dettagli, puoi fare riferimento all'apposita pagina di supporto sul sito di Apple e, se hai un NAS Synology, alla guida ufficiale del brand.

Come usare Time Machine

Adesso, il tuo disco è finalmente pronto ad accogliere i backup del Mac. Vediamo, dunque, come usare Time Machine in concreto, andando ad attivare la funzione di backup automatico di macOS ed eseguendo copie di sicurezza dei dati all'occorrenza e come ripristinare, qualora necessario, i dati salvati tramite questo sistema. Ti assicuro che in tutti i casi si tratta davvero di un gioco da ragazzi!

Effettuare un backup con Time Machine

Time Machine

Dopo aver effettuato la formattazione del disco esterno, se si era reso necessario, oppure dopo aver connesso per la prima volta al Mac l'unità di archiviazione da usare, attendi pochi secondi e nel Centro Notifiche di macOS, accessibile cliccando su ora e data nella parte in alto a destra dello schermo, dovresti vedere comparire una notifica mediante cui ti viene chiesto se vuoi usarlo per il backup.

Porta, dunque, il puntatore del mouse sulla notifica di cui sopra e fai clic sul tasto Opzioni che vedi comparire su di essa, dopodiché seleziona la voce Configura.

Se non compare alcun messaggio relativo a Time Machine o hai deciso di usare un hard disk connesso in rete (potrebbe esserti richiesta la conferma per stabilire il collegamento), devi seguire una procedura leggermente diversa, ovvero devi fare clic sull'icona delle Impostazioni di Sistema (quella a forma di ruota d'ingranaggio) che trovi sulla barra Dock e, nella finestra che vedi comparire sulla scrivania, devi selezionare prima la voce Generali nel menu di sinistra e poi quella Time Machine, a destra.

A questo punto, clicca sul tasto Aggiungi disco di backup, seleziona l'hard disk da usare per effettuare un backup con Time Machine dall'elenco proposto e premi sul tasto Configura disco.

Adesso, nella nuova schermata visualizzata, a prescindere dal fatto che il Mac abbia rilevato automaticamente o meno il disco da usare con Time Machine, nella schermata che visualizzi, decidi se attivare o meno la crittografia del disco mediante l'interruttore che trovi accanto alla dicitura Esegui crittografia del backup e se scegli di abilitarla digita altresì la password da usare nei campi Nuova password e Reinserisci password e un suggerimento (è obbligatorio) nel campo Suggerimento. Tieni tuttavia ben presente che se attivi la password di protezione del backup, senza di essa sarà impossibile ripristinare i dati in caso di necessità.

Fatta anche questa, scegli, mediante l'opzione Limite di uso del disco, se limitare l'uso del disco o meno: nel primo caso seleziona la voce Personalizzato e indica lo spazio massimo da usare per i backup tramite la barra di regolazione apposita, mentre nel secondo caso puoi lasciare selezionata l'opzione Nessuno.

In conclusione, clicca sul tasto Fine in basso a destra e il Mac comincerà a lavorare copiando tutti i dati, le applicazioni e le impostazioni del computer sul drive esterno.

Il backup di Time Machine funziona in maniera completamente automatica. Questo significa che se lasci l'hard disk collegato al Mac, il sistema provvederà a copiare costantemente tutti i dati nuovi o aggiornati su di esso senza che tu nemmeno te ne accorga. Invece, se terrai scollegato il disco dal computer, il backup partirà automaticamente ogni qual volta connetterai l'unità al Mac.

Se lo desideri, però, puoi eseguire anche dei backup “manuali” con Time Machine, facendo clic destro sul nome del disco configurato a tal scopo nella schermata di Impostazioni di Sistema di cui sopra e scegliendo la voce Esegui backup adesso dal menu che compare. In alternativa, fai clic sull'icona di Time Machine che trovi nella parte in alto a destra della scrivania e clicca sulla voce Esegui backup adesso dal menu proposto.

Personalizzare il backup di Time Machine

Time Machine

Se vuoi, puoi escludere un file o una cartella dai backup di macOS. Per riuscirci, fai clic sull'icona di Impostazioni di Sistema sulla barra Dock, seleziona la voce Generali dal menu di sinistra e poi quella Time Machine a destra, oppure clicca sull'icona di Time Machine nella parte in alto a destra dello schermo e scegli la voce Apri le Impostazioni di Time Machine dal menu proposto.

Nella schermata ora mostrata, premi sul pulsante Opzioni e utilizza il pulsante (+) per selezionare gli elementi da escludere, dopodiché premi sul tasto Salva per salvare le modifiche. Personalmente ti consiglio di escludere dai backup cartelle come quelle che ospitano le virtual machine e i file di cache che sono molto ingombranti, ma naturalmente sta a te scegliere in base alle tue esigenze.

Dalla medesima sezione delle opzioni di cui sopra puoi altresì determinare la frequenza dei backup automatici tramite il menu Frequenza di backup e se possiedi un MacBook puoi decidere se effettuare o meno i backup quando manca la connessione alla rete elettrica tramite l'interruttore che trovi accanto all'opzione Esegui il backup con batteria in uso.

Ripristinare file e cartelle con Time Machine

Come effettuare un backup con Time Machine

Per ripristinare i file e le cartelle da un backup di Time Machine esistente, recati nella medesima cartella in cui è presente il file che hai accidentalmente modificato o rimosso. Per fare un esempio concreto, se hai cancellato un file presente nella cartella Documenti, apri una finestra in tale cartella tramite il Finder.

Dopo aver compiuto i passaggi di cui sopra, fai clic sull'icona di Time Machine posta in alto a destra sullo schermo e dal menu che compare scegli l'opzione Sfoglia i backup di Time Machine.

In seguito, vedrai comparire sullo schermo la finestra della tua cartella, con altre finestre della stessa, ma di orari, giorni, o settimane differenti, che potrai sfogliare tramite le due frecce poste di fianco. Una volta individuato il file di tuo interesse, ti basterà selezionarlo e fare clic sul pulsante Ripristina che compare in basso. Più facile di così?!

Ripristinare il sistema con Time Machine

Come effettuare un backup con Time Machine

Come già accennato in apertura del post, è possibile usare i backup di Time Machine per ripristinare l'intero sistema e, quindi, riportare il Mac a uno stato precedente rispetto a quello attuale.

Per usare questa possibilità, devi in primo luogo accedere al menu di ripristino del sistema operativo. Per farlo, collega al Mac il disco contenente il backup, clicca sull'icona della mela collocata nella parte in alto a sinistra della barra dei menu e seleziona la voce Spegni dal menu che compare, dunque conferma l'operazione facendo clic nuovamente sul pulsante Spegni.nella finestra mostrata sullo schermo.

Una volta spento il computer, procedi in questo modo: se utilizzi un Mac con processore Intel, premi e tieni premuto cmd+r sulla tastiera; se utilizzi un Mac con chip Apple Silicon (es. M1 o M2) tieni premuto il tasto di accensione mentre il computer si avvia, fino a quando non compare la schermata delle opzioni di avvio che mostra i dischi di avvio e un'icona con un ingranaggio e con l'etichetta Opzioni, dunque clic su quest'ultima e sul pulsante Continua.

Nella schermata successiva, seleziona il tuo nome utente, fai clic sul pulsante Avanti, inserisci la password del tuo account su Mac e clicca sul pulsante Avanti. Nella nuova schermata proposta, fai clic sulla voce Ripristina da Time Machine, clicca sul pulsante Continua e attieniti alle indicazioni mostrate sul display.

A processo ultimato, indica al sistema cosa e dove ripristinare: clicca sulla voce Ripristina da backup di Time Machine, poi due volte sul pulsante Continua, seleziona il disco su cui è salvato il backup, premi ancora sul tasto Continua, scegli la data a cui riportare i dati, fai nuovamente clic sul tasto Continua, indica il disco di sistema (ovvero quello su cui è installato macOS) e premi sul pulsante Ripristina per avviare il processo. Per approfondimenti, ti consiglio la lettura della ma guida specifica su come ripristinare Mac.

Tieni presente che potrebbe volerci un bel po' di tempo prima che il processo venga completato. Al suo termine, comunque, dovresti ritrovarti con un Mac riportato allo stato in cui era alla data del backup selezionato.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.