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Come emulare Windows su Mac

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Ormai sono tantissimi anni che sei un utente Mac ma, a causa del tuo nuovo lavoro, sei “costretto” a dover utilizzare anche Windows. Dato che non hai alcuna intenzione di cambiare il tuo computer a marchio Apple, hai deciso di installare su di esso Windows mediante la creazione di una macchina virtuale. Sai cosa ti dico? Mi sembra proprio un’ottima idea! Come dici? Lo sai ma, non avendo mai fatto una cosa del genere prima d’ora, non hai la più pallida di come emulare Windows su Mac? E allora lascia che ti dia una mano!

Nella guida che stai leggendo, infatti, puoi trovare una spiegazione esaustiva su come utilizzare Windows su Mac mediante l’utilizzo di alcuni software di virtualizzazione che sono alquanto semplici da adoperare. Ti anticipo già che alcuni di essi sono gratuiti al 100%, mentre altri — in grado di offrire prestazioni più avanzate — sono a pagamento, anche se è possibile testarne tutte le funzionalità a costo zero per brevi periodi di prova.

Allora, si può sapere che ci fai ancora lì impalato? Coraggio: mettiti bello comodo, prenditi tutto il tempo necessario per concentrarti sulla lettura dei prossimi paragrafi e, cosa ancora più importante, attua le “dritte” che ti darò. Sono convinto che, seguendo i miei suggerimenti, non avrai il benché minimo problema nell’emulare Windows su Mac. Buona lettura!

Indice

Come emulare Windows su Mac gratis

A breve ti spiegherò come installare e utilizzare Windows in parallelo sul tuo Mac, ma prima, a seconda del software che andrai a usare, potresti dover scaricare dal sito di Microsoft una immagine ISO del sistema operativo: se non sai come fare, leggi le mie guide su come scaricare Windows 10 e come scaricare Windows 11.

Nota bene: se vuoi installare Windows 11, assicurati di creare una ISO che non contenga i controlli per il TPM, o di aggirare questo controllo direttamente nella virtual machine mediante le indicazioni che trovi nel mio tutorial su come installare Windows 11 su PC non supportati.

Ricorda, infine, che quando utilizzi un software di virtualizzazione, anche se è gratis, dovrai comunque acquistare la licenza per attivare la copia del sistema operativo in uso: a tal proposito, leggi le mie guide su come acquistare Windows 10 e come acquistare Windows 11.

VirtualBox

VirtualBox 7: prima schermata di configurazione

Se la tua priorità è non spendere soldi, non posso che consigliarti VirtualBox: noto software di virtualizzazione gratuito e open source che permette di installare Windows su Mac mediante una virtual machine (quindi creando una macchina virtuale con il sistema operativo Microsoft da usare da macOS). Le sue prestazioni non sono elevate come quelle di soluzioni commerciali a pagamento, ma per attività di base — quindi non gaming, progettazione 3D o altri compiti “impegnativi” — va benissimo. È disegnato su misura per i Mac con processori Intel (e versioni di Windows e Linux per processori Intel/AMD) ma nel momento in cui scrivo ha introdotto un supporto preliminare ai Mac con chip Apple Silicon, che però non permette ancora prestazioni avanzate e stabili. Oltretutto è bene precisare che per sui Mac con Apple Silicon è possibile virtualizzare solo le versioni ARM di Windows, quindi devi procurarti una ISO di questo tipo e non la classica ISO di Windows per processori Intel/AMD. Le versioni ARM di Windows permettono di eseguire i classici programmi per Windows, ma emulando l’architettura dei processori Intel/AMD, quindi con potenziali problemi di stabilità e, soprattutto, prestazioni non esaltanti.

Ciò detto, per scaricare VirtualBox sul tuo Mac, collegati al sito ufficiale del programma e clicca su macOS / Intel hosts se hai un Mac con processore Intel o su Developer preview for macOS / Arm64 (M1/M2) hosts se hai un Mac con chip Apple Silicon. A download completato, apri il pacchetto dmg ottenuto, avvia l’eseguibile contenuto in esso e segui le indicazioni su schermo per completare il setup (ti basta cliccare sempre su Avanti e immettere la password del Mac quando richiesto). Se qualche passaggio non ti è chiaro, consulta pure la mia guida specifica su come installare VirtualBox.

Adesso avvia VirtualBox e clicca sul pulsante Nuova, in alto, per avviare la creazione di una nuova virtual machine: nel campo Nome scegli come chiamare la tua macchina virtuale (es. Windows 11). Più in basso, dove leggi ISO Image, clicca sul menu a tendina e seleziona Altro, adesso nella finestra trova nel percorso del tuo Mac la copia ISO di Windows che hai scaricato prima, selezionala e fai clic su Apri. Alla voce Edition, dal solito menu a tendina, scegli quale copia del sistema operativo Microsoft vuoi installare, ad esempio Windows 11 Home o Windows 11 Pro; infine premi Next.

VirtualBox: schermata installazione

Nella nuova schermata, nella sezione Username e Password, scegli quelle che saranno le credenziali di accesso a Windows. Mentre, nella sezione Opzioni aggiuntive, se hai già acquistato Windows, alla voce Product Key puoi inserire il codice di licenza, altrimenti potrai impostarlo in un secondo momento. Più in basso alla voce Hostname assicurati che non ci siano spazi tra le lettere, infine premi Next.

Ti viene chiesto di scegliere quanta RAM destinare a Windows: se non sei pratico ti consiglio di lasciare le impostazioni di default e premere Next. Stessa cosa nella schermata successiva dove devi scegliere le dimensioni del disco fisso: puoi semplicemente premere Next e poi Fine.

Attendi qualche secondo e si aprirà una finestra con una schermata nera: premi uno qualsiasi dei tasti sulla tastiera per avviare l’installazione di Windows e attendi che il processo sia completo, poi procedi alla prima configurazione secondo la procedura classica. Per ulteriori dettagli su come installare Windows 10 e come installare Windows 11 leggi le mie guide sul tema.

Missione compiuta! Ora ogni volta che vorrai usare Windows sul tuo Mac, ti basterà avviare VirtualBox, selezionare la macchina virtuale che hai appena configurato e premere sul pulsante Avvia. Ricordati, inoltre, di installare le Guest Additions tramite l’apposita funzione nel menu in alto: queste ultime ti consentiranno di aumentare l’integrazione tra macOS e la VM con la condivisione della clipboard e altro ancora. Per tutti i dettagli, dai un’occhiata alla mia guida su come usare VirtualBox.

UTM

UTM: schermata DOS

Un altro programma molto valido e gratuito che puoi prendere in considerazione è UTM. Quest’ultimo si differenzia da VirtualBox e da altri software di cui ti parlerò in seguito perché permette non solo di virtualizzare Windows, ma anche di emularlo, il che permette di aumentare la compatibilità del software che si vuole eseguire, ma a discapito delle prestazioni. Tradotto in termini pratici, su Mac con chip Apple Silicon potrai emulare la versione classica di Windows e tutte le applicazioni installate su di essa, ma con scarse prestazioni rispetto al creare una virtual machine con la versione ARM di Windows (in cui il sistema operativo viene eseguito in maniera nativa e vengono emulate da Windows stesso solo eventuali applicazioni per processori Intel/AMD avviate nella virtual machine).

Fatte queste premesse, per scaricare UTM collegati al sito ufficiale e fai clic sul pulsante Download, per scaricare il file di installazione. A scaricamento completato, apri il file dmg ottenuto e trascina l’icona di UTM nella cartella Applicazioni. Dunque avvia il software, clicca su Apri e poi su Create a New Virtual Machine.

Quando ti viene chiesto se virtualizzare o emulare: scegli l’emulazione solo se hai un Mac con chip Apple Silicon e non vuoi installare Windows ARM e, nella schermata successiva, premi su Windows, quindi su Browse e seleziona l’ISO di Windows che hai scaricato prima, infine fai clic su Continue.

UTM: Windows Installer avviato

Ti verranno poi chieste una serie di configurazioni che riguardano RAM e dimensioni del disco fisso: come sempre, se sei poco pratico, lascia le impostazioni di default e premi Continue per tre volte di seguito, infine fai clic su Save.

Nella schermata principale di UTM, per avviare l’installazione di Windows, premi sul simbolo ▶ al centro dello schermo e si aprirà una nuova finestra, quindi attendi fino a che non vedrai una schermata DOS, che vuol dire che devi riavviare Windows premendo in alto a sinistra il simbolo Restart (il triangolino), poi fai clic su OK.

Il software si sta riavviando e in questa fase, quando leggerai sullo schermo Press any Key to boot from CD or DVD, premi uno qualsiasi dei tasti sulla tastiera. Dopo qualche secondo vedrai partire la classica schermata di installazione di Windows: premi Avanti e poi fai clic su Installa.

Attendi l’installazione del sistema operativo e poi procedi alla prima configurazione di Windows nel modo classico. Per chiudere Windows e tornare a macOS, usa il tasto di accensione (il cerchio) che trovi in alto a sinistra del programma.

Come emulare Windows su Mac M1

Le soluzioni di cui ti ho parlato poc’anzi permettono di emulare Windows su Mac M1, ma con qualche “tribolazione” nella configurazione iniziale e prestazioni non ancora stabili al 100%. Se preferisci mettere mano al portafogli in cambio di maggiore stabilità e comodità, puoi virtualizzare Windows su Mac M1 usando le soluzioni che trovi di seguito.

Parallels Desktop

Parallels Desktop: schermata Windows

Per emulare Windows su Mac con processori Apple Silicon (M1, M2 ecc.) una delle migliori scelte possibili è Parallels Desktop, che è certificato ufficialmente da Microsoft per la virtualizzazione di Windows su chip Apple. Il programma non richiede particolari operazioni preliminari, poiché scarica e installa autonomamente una versione per processori ARM di Windows 11 e la fa “girare” con prestazioni più che buone (considerando sempre che le applicazioni per processori Intel e AMD vengono emulate da Windows stesso). Tuttavia, si tratta di una soluzione a pagamento, con un periodo di prova gratuito di 14 giorni, dopo il quale si può acquistare la licenza a partire da 99,99 euro/anno.

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Per scaricare la versione di prova, vai sul sito ufficiale di Parallels Desktop e fai clic su Scarica la prova gratuita; quindi inserisci un indirizzo email valido, spunta la casella sottostante e clicca su INVIA. Apri dunque l’email ricevuta e clicca sul link di download presente al suo interno.

A questo punto, apri il file .dmg ottenuto, avvia l’eseguibile presente al suo interno e installa Parallels Desktop seguendo le indicazioni su schermo. Parallels Desktop si avvierà in automatico e per prima cosa visualizzerai il solito popup che ti chiede la password di amministratore: digitala e premi OK, poi aspetta che sia terminata la fase di inizializzazione.

Nella schermata seguente premi Avanti e fai clic su OK per tre volte, così il programma sarà autorizzato ad accedere alle cartelle del tuo Mac, poi premi Fine. Adesso, nella finestra che si è aperta fai clic su Installa Windows e Parallels Desktop riconoscerà in automatico la copia dell’ultima versione di Windows supportata dal tuo Mac, scaricandola per te.

Al termine della fase di download partirà in automatico quella di installazione, durante la quale due finestre popup sullo schermo ti chiederanno di consentire l’accesso a microfono e fotocamera: fai clic su OK per due volte. Fatto questo, si aprirà davanti ai tuoi occhi una finestra con la schermata di installazione di Windows 11: non devi far altro che aspettare che sia terminata.

Quando l’installazione di Windows è finita vedrai una nuova finestra dove sono richieste delle credenziali di accesso, non è obbligatorio registrarsi al sito di Parallels Desktop perché, premendo su uno dei bottoni a destra, puoi accedere con email e password che usi per gli account Apple, Facebook o Google. Al termine, premi Avanti e poi fai clic su Accetto, per l’informativa sulla privacy.

Parallels Desktop — Schermata di prova

Nella nuova finestra fai clic su Continua il periodo di valutazione, per sfruttare i 14 giorni gratis, o su Inserisci codice se hai già una licenza, in seguito fai clic su Accetta.

Si aprirà una nuova finestra popup dove devi fare clic su Apri Preferenze di sistema, una volta dentro per prima cosa premi sul simbolo del lucchetto serrato, in basso a sinistra, e digita la password di amministratore del tuo Mac, infine premi Sblocca. Ora, nell’elenco che vedi, devi solo spuntare la casella accanto alla voce Parallels Desktop e chiudere il pannello delle Preferenze di sistema.

Windows 11 è correttamente installato e configurato sul tuo Mac: nel Dock puoi vedere un’icona con il simbolo del sistema operativo, cliccando sulla quale si aprirà la finestra di Windows.

Per chiudere Windows, esci dal sistema come faresti da qualunque PC con il comando Arresta il sistema. Per riaprire Parallels Desktop e lanciare nuovamente il sistema operativo Microsoft dovrai semplicemente fare doppio clic sull’icona Windows 11 che è comparsa sulla Scrivania del tuo Mac o selezionare la VM dalla finestra principale di Parallels.

Se alla fine del periodo di prova, ti ritieni soddisfatto e vuoi comprare una licenza ho qui una guida che ti spiega come procedere nei vari passaggi per l’acquisto di Parallels Desktop.

CrossOver

CrossOver emulatore Mac

CrossOver è un software che nasce principalmente per consentire agli utenti Mac di usare i videogiochi progettati nativamente per Windows ed è compatibile con i processori Apple Silicon e Intel. Ha un periodo di prova di 15 giorni, terminato il quale la licenza costa 74 euro/anno.

Si tratta di un’interfaccia semplicissima, che non richiede una vera e propria installazione di Windows, ma permette di usare le applicazioni native del sistema operativo Microsoft.

Per prima cosa dovrai scaricare il programma, perciò collegati alla home page di CrossOver e premi su Free Trial, successivamente inserisci il tuo nome e indirizzo email e poi fai clic su Download Trial Now.

Adesso, apri il file che hai scaricato e che si trova nella cartella Download, poi nella finestra successiva trascina l’icona di Crossover sulla cartella Applicazioni, per renderlo accessibile da questo percorso. Una volta copiato il file di avvio, fai doppio clic su di esso per aprirlo, poi nella schermata successiva fai clic su Prova Ora e attendi che CrossOver si avvii.

Se l’applicazione Windows che cerchi non è presente dall’elenco, nella schermata del programma fai clic su Installa un’applicazione non elencata e poi, dove leggi Sarà necessario fornire il file, premi Modifica. Quindi nel percorso del tuo Mac seleziona il file di Windows che vuoi aprire e fai clic su Scegli Installatore.

Più giù alla voce Sarà necessario selezionare una bottiglia: premi il pulsante Modifica che si trova in corrispondenza e nella schermata seguente scegli il nome del progetto, premi Fatto e infine fai clic su Installa, in alto a destra.

Fatto questo, devi solo aspettare che finisca l’installazione dell’applicazione per per poterla usare liberamente su Mac; ogni volta che aprirai CrossOver, essa sarà eseguibile semplicemente selezionandola nel menu nella schermata di avvio.

Altri programmi per emulare Windows su Mac

Asisstente Boot Camp macOS Intel

Per emulare Windows su Mac ci sono anche altre soluzioni, compresa la possibilità di una vera e propria installazione del sistema operativo su disco fisso. Perciò, se non sei soddisfatto dei programmi che ti ho appena illustrato, ecco altri strumenti utili allo stesso fine.

  • VMWare Fusion Player: un ottimo software per emulare Windows su Mac ed è anche gratuito; è compatibile con i Mac con processore Intel, mentre per i computer equipaggiati con Apple Silicon esiste solo la versione beta.
  • WineBottler: un programma leggero e facile da usare, che permette di eseguire le applicazioni native di Windows su Mac senza dover installare tutto il sistema operativo Microsoft.
  • Assistente Boot Camp: è un’opzione integrata sui Mac con processore Intel, ma rimossa dai modelli con Apple Silicon. Non si tratta di una macchina di emulazione o virtualizzazione, ma di una vera e propria installazione di Windows sul disco fisso del Mac che viene partizionato.

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Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.