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Come sviluppare applicazioni Android

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Uno dei principali pregi di un sistema operativo “aperto” come Android è quello che tutti possono cimentarsi nello sviluppo di applicazioni senza dover pagare grosse somme, avendo poi la possibilità di distribuire le proprie creazioni attraverso vari canali.

Tu ti sei mai chiesto come sviluppare applicazioni per Android? Se la risposta è affermativa, tieniti forte perché con questa mia guida riuscirai finalmente a schiarirti le idee in merito. Nelle righe successive, infatti, troverai indicati quelli che, a mio modesto avviso, rappresentano i migliori strumenti per compiere l’operazione in questione e le relative indicazioni d’uso: si tratta di programmi gratuiti che gli sviluppatori sono soliti servirsi per le loro creazioni.

Chiaramente, per potertene servire e per poter creare delle app di successo, dovrai prima studiare un po’ la materia, vale a dire i linguaggi di programmazione, ma sono certo che, con la giusta dose d’impegno e di attenzione, riuscirai a ottenere ottimi risultati nel giro di breve tempo e a farti strada sul Play Store. Ora però basta chiacchierare e passiamo all’azione. Ti auguro, come mio solito, buona lettura e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo per tutto!

Indice

Informazioni preliminari

Mascotte Android

Prima di entrare nel vivo del tutorial, quindi prima di andare a scoprire come sviluppare applicazioni per Android, è mio dovere fare alcune precisazioni al riguardo.

Innanzitutto ribadisco che, per procedere, è indispensabile conoscere, o almeno avere un’infarinatura minima, dei linguaggi di programmazione usati per realizzare app e giochi per Android.

Nel caso specifico del sistema operativo di casa Google, i linguaggi di programmazione più diffusi sono Java e XML. Se vuoi approfondire l’argomento, puoi consultare le mie guide dedicate a come iniziare a programmare, come creare un programmacome imparare Java e come programmare in Java, senza contare il fatto che puoi fare anche qualche ricerca su Google: in Rete, infatti, si trovano svariati tutorial dedicati questi linguaggi di programmazione.

Fatta la doverosa precisazione di cui sopra, per creare applicazioni per Android ti basta usare degli appositi programmi, i quali si suddividono in due grandi categorie: gli SDK (acronimo di Software Development Kit) e i software commerciali indipendenti.

I primi, sono strumenti messi a disposizione dalle aziende che gestiscono i sistema operativi (Google, nel caso di Android) e consentono di sfruttare al massimo la piattaforma alla quale si rivolgono, permettendo di gestire il tutto in dettaglio, ottimizzando ogni funzione ed eseguendo svariati test. Nel caso di Android, la raccolta di strumenti atti allo sviluppo di app si chiama Android SDK.

I software commerciali indipendenti, invece, sono quelli resi disponibili da aziende terze, come intuibile dalla definizione stessa, e permettono di sviluppare contenuti all’interno di un ambiente integrato. Nella maggior parte dei casi, presentano una difficoltà d’uso abbastanza ridotta e consentono di realizzare un progetto unico che può essere esportato in formati differenti, come pacchetto compatibile con più piattaforme, a seconda della licenza in proprio possesso.

Come sviluppare applicazioni Android

Veniamo ora al nocciolo della guida e andiamo a scoprire, insieme, come sviluppare applicazioni per Android: per riuscirci, non devi far altro che sfruttare gli strumenti di cui ti parlerò nelle righe successive. Spero vivamente che siano in grado di soddisfarti.

Come creare applicazioni Android con Android Studio

Android Studio

La prima risorsa che voglio suggerirti di prendere in considerazione è Android Studio: si tratta dello strumento ufficiale, reso disponibile da Google, per creare e testare le app per Android. È gratis al 100% e si può usare sia su Windows che su macOS.

Per effettuarne il download sul tuo PC, recati sul sito Internet del programma e clicca sul pulsante Download Android Studio posto al centro della pagina visualizzata. In seguito, seleziona, nel modulo che ti viene mostrato, la casella posta accanto alla dicitura I have read and agree with the above terms and conditions e premi sul bottone azzurro collocato in basso.

Completato lo scaricamento del programma, se stai usando Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che vedi comparire sul desktop, clicca sui pulsanti , Next per tre volte di seguito e Finish.

Invece, se stai usando macOS, apri il pacchetto .dmg ottenuto, sposta l’icona di Android Studio nella cartella Applicazioni del Mac, fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, in modo tale da avviare il programma andando però ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va compiuta solo al primo avvio).

Ora, a prescindere dal sistema operativo impiegato, nella finestra che andrà ad aprirsi sullo schermo, clicca sui pulsanti OK e Next (per tre volte di fila), attendi che il download dei componenti necessari per far funzionare Android Studio venga avviato e ultimato e, per concludere, premi sul pulsante Finish.

Ora sei al cospetto della schermata principale del programma: per iniziare a creare un nuovo progetto, seleziona l’opzione Start a new Android Studio project, scegli il modulo dal quale vuoi partire, assegna un nome all’app che stai per generare e seleziona la versione dell’SDK da usare. Premi poi sul bottone Next e indica quale tra le basi preimpostate disponibili vuoi sfruttare, configurane i valori (oppure lascia quelli predefiniti) e clicca sul pulsante Finish.

Arrivato a questo punto, serviti dell’editor del programma per sviluppare la tua applicazione o personalizzare il modello scelto in precedenza. L’editor è costituito da più parti: a sinistra trovi la struttura e a destra l’area in cui immettere le parti di codice, mentre in alto ci sono i pulsanti per inserire oggetti, incollare le parti di codice ecc. e la barra dei menu.

Quando lo vorrai, potrai salvare il progetto della tua app selezionando il menu File (in alto a sinistra) e facendo clic sull’apposita voce ad esso annessa. Per ulteriori approfondimenti, ti invito a fare riferimento alla guida all’uso di Android Studio fornita direttamente da Google.

Come creare applicazioni Android con Visual Studio

Visual Studio

Per lo sviluppo delle app per Android viene spesso usato anche Visual Studio, un software distribuito da Microsoft, gratuito e disponibile sia per Windows che per macOS. Supporta svariati linguaggi di programmazione, la sua interfaccia utente è discretamente pratica e consente di realizzare non solo app per la piattaforma mobile di Google, ma anche per altri sistemi operativi, mobile e non.

Per potertene servire, recati sul sito Internet del programma e fai clic sul pulsante Download, presente in corrispondenza della voce Community.

Completato il download, se quello che stai usando è un PC Windows, apri il file .exe ottenuto e, nella finestra che compare sul desktop, fai clic sul pulsante . In seguito, premi sul bottone Continua e aspetta che venga effettuata l’installazione di Visual Studio. Individua poi la sezione Dispositivi mobili e giochi, apponi un segno di spunta sulla casella in corrispondenza del linguaggio di programmazione che ti interessa (es. Sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili con C++) e clicca sul pulsante Installa.

Se stai usando macOS, invece, apri il pacchetto .dmg ottenuto, fai doppio clic sull’icona dell’installer di Visual Studio nella finestra comparsa sulla scrivania e premi sul pulsante Continua nell’ulteriore finestra visualizzata. A questo punto, devi preoccuparti di installare il componente aggiuntivo necessario allo sviluppo di app per Android: per cui seleziona le caselle che trovi in corrispondenza della voce Android e fai clic sul pulsante Installa.

Ora, a prescindere dal sistema operativo che usi, se sei in possesso di un account Visual Studio, effettua il login usando le relative credenziali d’accesso; in caso contrario, seleziona la voce per saltare questo passaggio, segui la procedura di configurazione iniziale e clicca sul pulsante Avvia Visual Studio.

Adesso, seleziona la voce Crea un nuovo progetto, scegli uno dei modelli disponibili e fai clic sul pulsante Avanti, dopodiché serviti dei campi su schermo per assegnare un nome al progetto della tua app, scegliere il percorso in cui salvare il tutto e il nome da assegnare al contenitore e premi sul pulsante Crea.

Successivamente, potrai finalmente cominciare a usare l’editor del programma per lo sviluppo della tua app: a destra ci sono le sezioni che consentono di prendere visione della struttura del progetto e delle proprietà degli elementi aggiunti, al centro, invece, c’è la schermata con le parti di codice, mentre in alto trovi la barra degli strumenti e la barra dei menu con i pulsanti e le funzioni utili per procedere con la programmazione.

Quando lo vorrai, potrai salvare la tua “creazione”, nel percorso indicato in precedenza, cliccando sul menu File (in alto a sinistra) e selezionando la voce Salva [nome progetto].

Come creare applicazioni Android con Eclipse

Screenshot che mostra come programmare in Java

Hai mai sentito parlare di Eclipse? No? Nessun problema, ti spiego io di che cosa si tratta. È un rinomato software per sviluppare e compilare applicazioni basate su Java. È compatibile con Windows, macOS e Linux e può essere impiegato per creare applicazioni per Android, usandolo in accoppiata con il componente aggiuntivo gratuito Android Development Tools (ADT).

Per effettuarne il download sul tuo computer, visita il sito Internet di Eclipse, fai clic sul bottone Download 64 bit e, nella nuova pagina che si apre, sul bottone Download.

A scaricamento ultimato, se stai utilizzando Windows, estrai l’archivio ZIP ottenuto in una cartella a piacere e avvia il software Eclipse presente al suo interno. Nella finestra che compare sul desktop, clicca quindi sui bottoni e OK e il gioco è fatto.

Se stai usando macOS, invece, apri il pacchetto .dmg ottenuto e trascina l’icona del programma nella cartella Applicazioni del computer, dopodiché fai clic destro su di essa e seleziona la voce Apri dal menu che compare, al fine di avviare l’applicazione andando ad aggirare le limitazioni imposte da Apple verso le applicazioni provenienti da sviluppatori non certificati (operazione che va effettuata solo al primo avvio).

Ora, a prescindere dal sistema operativo utilizzato, attendi che il software venga scaricato ed eseguito, dopodiché clicca sulla “x” che trovi accanto alla voce Welcome, nella finestra che si è aperta.

Procedi, dunque, andando a effettuare l’installazione di Android Development Tools: per farlo, premi sulla voce Help che si trova in alto a sinistra e seleziona, dal menu che si apre, la dicitura Install New Software. Nella finestra successiva, digita nel campo vuoto l’indirizzo http://dl-ssl.google.com/android/eclipse/, clicca sul pulsante Add, spunta la casella per l’installazione del componente Developer Tools, clicca sul bottone Next e accetta la relativa licenza d’uso.

Fatto ciò, comincia pure a servirti dell’editor di Eclipse per sviluppare le tue app: a sinistra c’è l’elenco di tutti i progetti, in basso trovi la barra a schede mediante la quale è possibile ottenere informazioni su quello che stai programmando, mentre a destra puoi visualizzare tutti i membri della classe selezionata.

Per iniziare a lavorare a un progetto, fai clic sul menu File collocato in alto a sinistra, seleziona le voci New e Java Project da quest’ultimo, compila il campo Project name inserendo il nome che vuoi assegnare al tuo progetto e clicca sul pulsante Finish.

Quando lo vorrai, potrai salvare il progetto al quale stai lavorando, facendo clic sul menu File (in alto a sinistra), selezionando la voce Save Ad, indicando posizione e il nome che vuoi assegnare al file di output e cliccando sul pulsante OK.

Tieni presente che, per poter funzionare, Eclipse necessita del software Java installato sul computer. Se questo non è presente sul tuo PC, puoi facilmente far fronte alla cosa leggendo il mio tutorial su come installare Java.

Come creare applicazioni Android online

MIT App Inventor

Se non ti va di scaricare nuovi programmi sul tuo computer e, soprattutto, non hai ancora particolare dimestichezza con i linguaggi di programmazione, puoi sviluppare applicazioni per Android online, agendo in maniera “visuale”. A tal scopo, puoi utilizzando MIT App Inventor: si tratta di un servizio Web gratuito e fruibile previo login con l’account Google, il quale consente di creare app per Android in maniera semplicissima, agendo direttamente dalla finestra di qualsiasi browser e senza dover installare assolutamente nulla sul PC.

Mi chiedi come potertene servire? Te lo dico subito. In primo luogo, collegati al sito Internet del servizio e clicca sul bottone Start new project, che si trova in alto. Successivamente, immetti il nome che vuoi assegnare all’app che intendi creare e fai clic sul pulsante OK.

Ora che visualizzi l’editor di MIT App Inventor, provvedi a tradurne l’interfaccia in italiano, tramite il menu a tendina apposito, che trovi in alto a destra. Dopodiché inizia a sviluppare la tua applicazione usando i vari strumenti su schermo: a sinistra c’è l’elenco degli elementi e degli oggetti che puoi aggiungere all’interfaccia dell’app, al centro trovi l’anteprima dell’applicazione, mentre a destra l’elenco degli elementi che la compongono, il menu con le proprietà degli oggetti selezionati e il pulsante per caricare file multimediali.

Per aggiungere quelli che sono gli elementi di tuo interesse all’interfaccia dell’app, selezionali dall’elenco sulla sinistra e trascinali nella schermata che ti consente di visualizzare l’applicazione in anteprima, rilasciandoli nel punto in cui desideri collocarli. Per modificare le proprietà di uno specifico elemento, invece, selezionalo e serviti delle voci e delle opzioni che trovi nella sezione apposita, sulla destra.

Se necessario, puoi anche aggiungere nuove schermate all’applicazione, facendo clic sul bottone Aggiungo Schermo, situato in alto. Per rimuoverle, invece, selezionale e premi sul pulsante Rimuovi Schermo, che trovi sempre in cima.

Quando lo vorrai, potrai salvare l’applicazione da te creata selezionando la voce Progetti dal menu situato in alto a sinistra e cliccando sulla voce Salva progetto in esso presente. Invece, per scaricare l’app sul tuo PC, devi selezionare, sempre dal menu Progetti, l’opzione Esporta il progetto selezionato (.aia) nel mio computer.

Per ulteriori informazioni riguardo l’uso e il funzionamento di MIT App Inventor, ti invito a fare riferimento alla guida ufficiale del servizio.

Come creare applicazioni Android e guadagnare

Google Play Console

Sei finalmente riuscito a creare delle applicazioni per Android e ora vorresti sapere come guadagnare, pubblicandole sul Play Store? Ti spiego subito in che modo riuscirci, non è complicato.

Tutto quello che devi fare è aprire un account come sviluppatore, associare quest’ultimo al tuo profilo Google (operazione che presenta un costo pari a 25$) e inviare al colosso delle ricerche in Rete l’applicazione che hai sviluppato. Per compiere tutti questi passaggi, ti basta accedere alla pagina Web per eseguire la registrazione su Google Play Console.

Da lì, accedi con il tuo account Google o comunque assicurati che quello in uso sia quello corretto, altrimenti clicca sul collegamento Accedi con un altro account e modificalo. Dopodiché apponi il segno di spunta sulla casella posta sotto la dicitura Accetto il contratto con gli sviluppatori, clicca sul bottone Vai al pagamento che si trova in basso, immetti i dati relativi alla tua carta di credito nella pagina successiva e, per concludere, fornisci i dati per il tuo account come sviluppatore.

In seguito, potrai procedere andando a eseguire l’upload dei file APK delle tue app, gestendone i metadati (quindi il versionamento e i requisiti di sistema) e pensando alla parte commerciale (ovvero al titolo, alla descrizione ecc.).

Per guadagnare con le tue app, potrai poi scegliere sia di renderle disponibili a pagamento, per cui i ricavi deriveranno direttamente dall’acquisto delle stesse da parte degli altri utenti, che gratuitamente, inserendovi però all’interno dei banner pubblicitari che ti permetteranno di monetizzare il tutto. Puoi altresì valutare di proporre ai tuoi utenti degli acquisti in-app, tramite cui offrire contenuti aggiuntivi dopo aver pagato una data somma a download avvenuto. Per approfondire ulteriormente il discorso, puoi consultare la guida ufficiale relativa all’uso e al funzionamento di Play Console.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.