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Come navigare gratis nei siti a pagamento

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Il Web è particolarmente comodo per informarsi sull'attualità e sulle proprie passioni, considerata l'esistenza di testate giornalistiche e blog, nonché di servizi di aggregazione come Google News, che consentono di avere a disposizione un costante flusso di notizie sempre aggiornate.

Tuttavia, in alcuni casi è possibile riscontrare una richiesta di pagamento per poter proseguire nella lettura. Perché questo avviene? È possibile comprendere come navigare gratis nei siti a pagamento? Sono domande che potrebbero effettivamente sorgere, in quanto magari non si conosce bene questo mondo e si sa ben poco in merito alle soluzioni ufficiali proposte dagli editori.

Le cose stanno effettivamente così ed è proprio per questo motivo che hai la necessità di approfondire l'argomento, vero? Non preoccuparti: in questa sede approfondirò a livello generale quali sono le strade che puoi percorrere, nonché alcune motivazioni che possono portare a questo tipo di richiesta. Detto questo, a me non resta altro da fare, se non augurarti buona lettura!

Indice

Informazioni preliminari

Informazioni preliminari Siti a pagamento

Dato che ti stai chiedendo come navigare gratis nei siti a pagamento, ritengo sia giusto metterti a conoscenza del contesto generale.

Vale la pena partire da un concetto di base: gestire una testata giornalistica o un blog sul Web ha costi importanti. Non si fa infatti solamente riferimento alla creazione del portale, al mantenimento di quest'ultimo (ad esempio, in termini di interfaccia e "dietro le quinte) e all'hosting, ovvero al servizio che ospita il sito Web e consente agli utenti di accedervi senza problemi e in tempi rapidi, bensì ad aspetti fondamentali che a volte chi legge può tendere a non considerare.

Basti vedere banalmente la questione risorse umane. Il lavoro che viene svolto da queste ultime consente di offrire contenuti aggiornati e di qualità. Dietro a quelli che l'utente può ritenere dei “normali” contenuti, quali ad esempio notizie e approfondimenti, c'è il sudore di chi è solito passare le giornate a studiare, approfondire e analizzare un argomento per fornire ai lettori il resoconto più dettagliato possibile sulle vicende coinvolte.

Offrire questo servizio richiede di restare costantemente aggiornati e rappresenta dunque potenzialmente un lavoro che nella mente va oltre le classiche 8 ore giornaliere. Per dare agli addetti ai lavori la possibilità di svolgere il servizio, così come avviene in tutti i settori, risulta quindi necessario che alla base ci sia un modello di business sostenibile, ergo che si riesca a mantenere tutto in piedi e vengano correttamente retribuiti dipendenti e collaboratori. Altrimenti, semplicemente, non si potrebbe offrire il servizio di cui gli utenti usufruiscono.

Mi rendo conto del fatto che queste siano delle “ovvietà”, ma è un ragionamento importante da effettuare anche per un lettore, in quanto magari, abituato dall'enorme offerta di contenuti, a volte potrebbe non riuscire a trasporre ciò che accade nel “mondo fisico” (dove si va ad acquistare regolarmente il giornale in edicola) da ciò che avviene sul Web. Tuttavia, è importante ricordarsi che dietro a ogni realtà ci sono persone, esattamente come avviene nel posto di lavoro che sei o sarai solito frequentare.

Web Writer Paywall Siti a pagamento

Ebbene, quelli indicati non sono altro che alcuni dei motivi per cui un sito Web potrebbe implementare un paywall. In parole povere, al giorno d'oggi quest'ultimo rappresenta un'alternativa o un “piano successivo” per andare oltre alla classica pubblicità, permettendo agli editori coinvolti di continuare a offrire il proprio servizio nel modo in cui ti sei abituato a usufruirne. L'avvento di Internet e lo “spostamento” degli introiti dalla vendita alla pubblicità ha infatti comportato per alcune realtà cali importanti in termini di entrate, motivo per cui purtroppo in alcuni casi ci sono state chiusure e ridimensionamenti col passare del tempo.

Che cos'è, dunque, un paywall? Non si tratta di nient'altro che dell'evoluzione dell'abbonamento/vendita, in cui viene banalmente chiesto all'utente di pagare per accedere ai contenuti, così da supportare la realtà che li realizza e consentire a quest'ultima di continuare a offrire il servizio con la stessa puntualità, affidabilità e qualità di sempre. Questo vale tra l'altro per tutte le realtà del Web, che per esistere necessitano adottare modelli come quello basato sulle pubblicità (che fanno uso degli ormai famigerati cookie?), quello basato su paywall o un misto di entrambe le cose.

Insomma, in un modo o nell'altro (con alcune informazioni o con soldi), il servizio va giustamente pagato per poterne usufruire, così come avviene per qualsiasi tipo di lavoro. I motivi per cui un sito Web è a pagamento ci sono dunque eccome ed è sempre bene tenerlo bene a mente quando si vuole accedere a qualcosa “gratis”.

Come navigare gratis nei siti a pagamento

Fatte le dovute premesse e tenendo bene a mente che al giorno d'oggi la maggior parte dei portali offre l'accesso gratuito a fronte di un po' di pubblicità, ciò che mi appresto a illustrarti in questa sede non rappresenta alcun “trucco” o altro sistema per danneggiare chi lavora quotidianamente per offrire contenuti online (sarebbe un controsenso, facendo parte di questa categoria!), bensì, in virtù dei concetti espressi in precedenza, è un modo per metterti a conoscenza di alcune possibilità che potresti non conoscere e che permettono di trovare un “compromesso” tra siti Web e lettori, offrendo a questi ultimi un accesso gratuito e sostenibile ai contenuti (anche lato privacy).

Google News Showcase e account Google

Google News Showcase

Lanciato in Italia nel 2021, Google News Showcase rappresenta un'iniziativa del colosso del mondo dei motori di ricerca per dare agli utenti l'accesso gratuito a contenuti selezionati e al contempo sostenere gli editori coinvolti.

Sul blog ufficiale di Google si legge che, nell'ambito di accordi di licenza con gli editori, i lettori hanno accesso gratuito anche a una quantità limitata di contenuti usualmente protetti da paywall. In parole povere, nell'ottica di incoraggiamento da parte dell'editore verso nuovi abbonamenti, vengono offerti più contenuti rispetti a quelli solitamente accessibili in modo classico.

Realtà come Google vanno dunque a cercare un “compromesso” tra editori e lettori, mirando a offrire servizi sostenibili, anche attraverso ulteriori iniziative come quelle relative al Fondo di emergenza per il giornalismo locale. Cosa significa tutto questo per un utente, all'atto pratico? Se hai a disposizione uno smartphone Android, usualmente ti basta scorrere da sinistra verso destra, a partire dalla schermata principale, per accedere a Discover, un servizio che ti permette di esplorare notizie aggiornate, legate anche ai tuoi interessi, spesso usufruibili in modo gratuito (a fronte di un po' di pubblicità).

La “novità” è tuttavia legata alla possibile comparsa, scorrendo verso il basso o premendo sul pulsante Altre notizie, di riquadri legati a Google News Showcase, che mettono in evidenza notizie selezionate di noti editori. Questo è il tuo portale d'accesso eventualmente anche per alcuni contenuti usualmente dietro paywall, come indicato in precedenza. Inoltre, in determinati contesti, aprendo anche una singola news che sarebbe generalmente sotto paywall, potrebbe comparire a schermo un pop-up che indica la possibilità di prendere visione gratuitamente del contenuto semplicemente accedendo mediante un account Google (in alcuni casi, invece, potrebbero venirti proposti sconti sugli abbonamenti se esegui il login tramite quest'ultimo).

Insomma, ci sono diverse possibilità sostenibili e ufficiali legate all'iniziativa di Google. Tra l'altro, puoi accedere a questo tipo di servizio, ad esempio, anche mediante il portale ufficiale di News Showcase. Potrebbe insomma interessarti dare un'occhiata a questa opportunità.

Prova gratuita degli abbonamenti

Prova gratuita degli abbonamenti siti Web

Un altro metodo che hai per dare un'occhiata senza mettere mano al portafogli a quanto proposto da determinate realtà è verificare se è disponibile una prova gratuita.

Infatti, devi sapere che in alcuni casi, provando a premere sul pulsante Abbonati, presente usualmente nella parte bassa della pagina dove si interrompe il testo, potresti venire a conoscenza della possibilità di provare il servizio prima di effettuare eventualmente la sottoscrizione a pagamento.

Risulta complesso per me fornirti indicazioni precise in questo ambito, in quanto chiaramente ogni realtà può fare storia a sé, ma potrebbe interessarti sapere che in alcuni casi è possibile ottenere anche un mese gratuito, magari a fronte di un abbonamento annuale. Insomma, potresti voler dare un'occhiata anche a questa tipologia di proposta.

In alcuni casi, la prova gratuita consiste nel poter visualizzare un numero limitato di articoli per intero, prima di dover passare a un piano a pagamento. In questi contesti, usando la modalità di navigazione in incognito nel browser su alcuni siti si riesce a “resettare” il contatore degli articoli visualizzabili a costo zero: è una soluzione “borderline”, alla quale non ti consiglio di ricorrere per correttezza nei confronti di chi lavora ai contenuti che trovi online, ma in determinati casi particolare può tornare utile.

Altre soluzioni per navigare gratis nei siti a pagamento

Ulteriori soluzioni per navigare gratis

Ti trovi all'estero e non riesci ad accedere a un contenuto disponibile gratuitamente in Italia (o viceversa)?

In questi casi potresti prendere in considerazione l'uso di un servizio VPN, che permette di camuffare la propria reale posizione geografica e anche di cifrare i dati della connessione aumentandone la privacy. Tra le VPN più usate e affidabili ti segnalo NordVPN (la mia recensione qui) e Surfshark (la mia recensione qui), che risultano compatibili con la maggior parte dei sistemi operativi e dei dispositivi. Non mancano poi soluzioni come ExpressVPN e PrivadoVPN, che hanno tutte ottimi prezzi e si possono usare facilmente da qualsiasi device.

Ovviamente fai attenzione a rispettare le normative relative all'accesso ai contenuti per le varie aree geografiche: questo non posso fornirti troppi dettagli, in quanto cambia da sito a sito, ma sappi che non mi assumo alcun tipo di responsabilità sull'uso che potresti fare delle soluzioni menzionate nel corso di questa guida.

Salvatore Aranzulla

Autore

Salvatore Aranzulla

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più letto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del quotidiano Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, uno dei trenta siti più visitati d'Italia, nel quale risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.